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LA PAGINA DELLA SALUTE
MALATTIE VIRALI

GASTROENTERITE INFETTIVA (PANLEUCOPENIA)
RINOTRACHEITE INFETTIVA (INFLUENZA FELINA) - Malattie dell'apparato respiratorio superiore
CALCIVIROSI FELINA - Malattie dell'apparato respiratorio superiore
INFEZIONE DA CLAMIDIA - Malattie dell'apparato respiratorio superiore
FIV - IMMUNODEFICIENZA VIRALE FELINA
FeLV - LEUCEMIA VIRALE FELINA
FIP - PERITONITE FELINA VIRALE
RABBIA


GASTROENTERITE INFETTIVA (PANLEUCOPENIA)

Chiamata anche "PARVOVIROSI FELINA" colpisce particolarmente i gatti di giovane età. E' altamente contagiosa e può essere trasmessa mediante contatto diretto o indiretto. Il periodo di incubazione di questo virus varia dai 2 ai 9 giorni: colpisce l'intestino causando vomito, diarrea emorragica e disidratazione. Può inoltre interessare tutto l'organismo causando febbre, anemia e depressione e, nei casi più gravi, può portare il soggetto alla morte. Indispensabile è l'aiuto del veterinario che impronterà un'adeguata terapia. Raccomandabile è la vaccinazione annuale come profilassi preventiva sia per i gatti che vivono in appartamento che per quelli che vivono all'esterno.

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RINOTRACHEITE INFETTIVA (INFLUENZA FELINA) apparato respiratorio superiore

E' causata da due tipi di virus che colpiscono i gatti di tutte le età. Può considerarsi un complesso di malattie respiratorie che causano infiammazioni con secrezioni sierose dalle mucose (occhi e naso) ed alla trachea. I sintomi sono dati da mancanza di appetito, starnuti, tosse, scolo nasale ed oculare, febbre e difficoltà respiratorie. Il veterinario interverrà con la terapia adatta che sarà più efficace quanto prima sarà iniziata. E' da ricordare che questa è una malattia contagiosa pertanto si consiglia di effettuare la vaccinazione annuale a tutti i gatti sia che vivano in casa o all'esterno.

Herpes felino (FHV-1 o FVRV) L'herpes felino, anche conosciuto come FVRV [rinotracheite felina infettiva, ndt], può causare una grande varietà di sindromi cliniche: i sintomi più comunemente osservabili sono: - rinite (naso gocciolante e starnuti), spesso associata a congiuntivite (occhi arrossati e lacrimosi) - ulcere, sia orali che corneali, con presenza di febbre e diarrea. La rinotracheite infettiva è piuttosto pericolosa per i gattini piccoli [e gli animali anziani, ndt]: può essere trasmessa per contatto diretto [ad esempio nelle pensioni o negli ambulatori ad alta concentrazione di animali, ndt] o tramite gli starnuti. Passando la barriera placentare, qualora la madre ne sia affetta può venire trasmessa ai feti [o causare aborto, ndt]. Il veterinario può prescrivere antibiotici ad ampio spettro per controllare l'insorgenza di complicazioni batteriche secondarie, ma non ci sono medicine efficaci contro l'attacco virale: come nelle sindromi virali umane, un gatto ristabilitosi da una prima infezione può guarire apparentemente, rimanendo in realtà un portatore sano o incubando la malattia in uno stadio latente: lungi dall'immunizzare contro successivi attacchi, questa tende a ripetersi periodicamente in occasione di indebolimenti del sistema immunitario [spesso in forma di congiuntiviti non rispondenti all'usuale terapia o catarro cronico, ndt]. Per quanto possibile, se il vostro gatto ha contratto la malattia nel passato, evitate di sottoporlo a situazioni stressanti che possano indebolirne le difese immunitarie, al fine di evitare la rioccorrenza della malattia e anche il possibile contagio agli altri gatti.
NON vi è nessun pericolo, invece, per quanto riguarda un possibile contagio all'uomo.
Fonte: www.minitaly.com

La terapia usata fino a poco tempo fa per la cura della rinotracheite virale era l'utilizzo del Serocat della Merial Italia, ora non più prodotto per un fattore, pare, etico. Da quanto è parso di capire da chi cercò informazioni direttamente alla Serocat, questo farmaco era ricavato o dal plasma o dalle urine dei cavalli, e per questo gli animalisti hanno creato problemi.
Cercando in rete ho trovato questi links della Gazzetta Ufficiale:
Gazzetta Ufficiale n. 296 del 19 -12-1998 Modificazioni delle autorizzazioni all'immissione in commercio delle specialita' medicinali per uso veterinario "Akiderm", "Akipor", "Bivirovax", "Caniffa", "Canivax L", "Corifelin", "Derflu'", "Equiffa", "Eurican", "Feliniffa R", "Geskygrip", "Geskypur G1", "Griporiffa", "Hexadog", "Ibepur", "Iffavax IBR", "Leucat", "Leucorifelin", "Merilyme", "Mucobovin", "Mucosiffa", "Parvodog", "Parvoject", "Pirodog", "Pneumodog", "Primodog", "Quadricat", "Rabisin", "Serocat", "Serum antitetanique 1000", "Tetagripiffa", "Tetradog", "Trivacton 6", "Trivorovax", "Vacores". . . . . . Pag. 26
Ed in quest'altro link GAZZETTA UFFICIALE N. 296 SERIE GENERALE PARTE PRIMA DEL 19/12/1998
Rinnovo dell'autorizzazione all'immissione in commercio della specialita' medicinale per uso veterinario "Serocat" Pag. 94 ...
Link

Farmaco : SEROCAT SC 10FL 5ML Codice : 101333019 Sostanza : SIERIMMUNE CALICIVIRUS/HERPESVIRUS/PANLEUCOPENIA Gruppo Terapeutico : VACCINI Ditta : MERIAL ITALIA SpA Prezzo (Euro) : 49,35 Tipo Ricetta : RIPETIBILE UNICO ESEMPLARE (VETERINARIA)

Ma perchà a Luglio 2005 il Serocat non è stato trovato in commercio?


Una nuova terapia, che è però ancora difficoltoso trovare in Italia, è la cura con l'Enisyl F (L-Lysine) della Vetoquinol, terapia che ha aiutato Ambra di Elisa Cuoredifiamma e Kiw8 di Tiziana Tix (forum Micimiao).
L'Enisyl F contiene lisina che è specifica contro le recidive di rinotracheite virale e raffreddori di ogni tipo, perchè interviene nella replicazione di uno dei virus che sostengono questo tipo di problematiche (Cuoredifiamma ndr).

Vetoquinol-Enisyl F

Vetoquinol-How to use Enisyl F

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INFEZIONE DA CALCIVIROSI (FCV) apparato respiratorio superiore

La sintomatologia della caliciviròsi è molto simile alla precedente: vi è una maggiore ricorrenza di ulcerazioni alla bocca, febbre e dolori alle giunture, ma sono spesso presenti anche rinite, congiuntivite e infiammazioni alle gengive. Le similarità con la rinotracheite comprendono il trattamento terapeutico (limitato alla prescrizione di antibiotici ad ampio spettro per il controllo delle infezioni batteriche secondarie), e la possibilità sia di contagio da parte dei portatori sani, sia di rioccorrenze della malattia stessa. A differenza della precedente, comunque, lo stress non sembra uno dei fattori predisponenti per l'insorgere di nuovi attacchi.
Fonte: www.minitaly.com

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INFEZIONE DA CLAMIDIA apparato respiratorio superiore

Questa malattia è causata da un microrganismo, la Clamydia psittaci, che dal punto di vista biologico è a metà tra un grosso virus ed un batterio semplice. La trasmissione avviene per contatto diretto (starnuti) poiché, essendo "delicate", le clamidie permangono molto poco nell'ambiente. Colpisce le vie respiratorie e le mucose congiuntivali con una caratteristica: prima viene colpito un solo occhio e solo dopo alcuni giorni viene colpito l'altro. I sintomi respiratori non sono mai gravi, se si escludono le complicanze batteriche e si manifestano con starnuti, scoli nasali e congiuntivali. Per prevenire tale malattia esiste una vaccino che, anche non ha un'efficacia del 100%, permette il più delle volte, ai soggetti colpiti, di fare una malattia in forma lieve e di breve durata. Questa malattia fortunatamente non è molto frequente (5 - 10% di tutte le infezioni respiratorie del gatto) ma purtroppo può essere trasmessa all'uomo dando non gravi ma noiose congiuntiviti monolaterali. A tal motivo si consiglia, se si ha in casa un gatto con una congiuntivite, mono o bilaterale, di consultare subito il proprio veterinario e di evitare di venire a contatto con il secreto oculo-nasale del gatto malato.

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IMMUNODEFICIENZA VIRALE FELINA - FIV

E' simile alla sindrome di immunodeficienza umana ma è causata da un altro tipo di virus che non colpisce l'uomo. E' una malattia virale sostenuta da un retrovirus. Si trasmette tramite il morso e si rende quindi necessario, perchè il gatto non si infetti, evitarne il contatto con soggetti potenzialmente infetti (maschi interi randagi o girovaghi) in quanto non esiste un vaccino per la prevenzione: si mira solamente a limitare le infezioni secondarie. Il periodo di incubazione di questa malattia può essere piuttosto lungo: l'infezione predispone l'organismo a tutta una serie di malattie virali e batteriche e porta alla morte in un tempo più o meno lungo. La diagnosi viene eseguita dal veterinario tramite un test sul sangue. Non esiste un vaccino preventivo.

 

SUI GATTI FIV-positivi

Dagli USA giunge un invito rassicurante: basta con le chiacchiere e con le paure ingiustificate! Un gatto FIV-positivo può vivere una vita lunga, sana e felice.
Se torniamo indietro di 15 anni, prima che venisse scoperto il FIV, tante piccole creature avevano una casa e conducevano una vita normale. Poi è nata una grande paura, che si è diffusa fra gli umani provocando molta più sofferenza di quanta non ne abbia provocata la malattia stessa. Numerosi gatti sono stati uccisi o abbandonati, a volte addirittura senza essere stati sottoposti al test, spesso dietro consiglio di persone assolutamente male informate riguardo alla vera natura del virus. È ora di dire basta, è ora di ridimensionare il problema riportandolo alle sue giuste proporzioni! La ricerca scientifica e l'esperienza di chi si occupa di gatti ormai da decenni hanno comprovato che il pericolo di contagio è molto limitato e che un gatto FIV-positivo può vivere a lungo e in buone condizioni di salute. Anche un gatto FIV-positivo può dunque godersi la vita e ha tutto il diritto di farlo!
- Il Feline Immunodeficiency Virus è un virus lento che colpisce il sistema immunitario del gatto. Esso progredisce molto lentamente, con un processo che può durare anni.
- Il FIV è un virus che colpisce solo il gatto e che non contagia né gli esseri umani né gli altri animali, purchè non siano felini.
- I gatti affetti da FIV possono vivere una vita lunga, sana e relativamente normale, senza mostrare alcun sintomo di malattia.
- Il FIV non passa facilmente da un gatto all'altro. Il contagio non può avvenire per caso, come per esempio tramite la cassettina della lettiera, le scodelle del cibo e dell'acqua, oppure perché i gatti dormono vicini o giocano insieme. E raramente il virus passa dalla madre al figlio.
- Il virus può trasmettersi tramite trasfusioni di sangue, gengive gravemente infettate, oppure serie e profonde ferite da morso. Ferite di questo genere sono estrememente rare, ad eccezione che fra i gatti maschi non sterilizzati che vivono liberi e vagabondi. Se i vostri gatti sono sterilizzati e non hanno come passatempo favorito quello di farsi a pezzi fra loro, potete dunque stare tranquilli: il rischio di contagio è veramente ridotto al minimo.
- È estremamente improbabile che un gatto sterilizzato ed introdotto in una casa nel modo corretto infetti gli altri gatti.
- Ci sono veterinari che non sono informati riguardo al FIV, anche perché il virus è stato scoperto solo quindici anni fa.
- I gatti FIV-positivi vanno tenuti nelle migliori condizioni di salute possibile: dovrebbero vivere in casa, liberi da stress, nutriti con una dieta di alta qualità, tenuti d'occhio e curati per ogni più piccolo problema appena esso si presenta. È buona norma vaccinarli regolarmente. Molti veterinari esperti di FIV raccomandano però di somministrare solo vaccini "spenti" e di evitare i vaccini "non spenti".

da: http://fasan.aminews.net/articoli/fivpositivi.php

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LEUCEMIA FELINA - FeLV

Grave malattia virale contagiosa provocata da un "retrovirus" che porta ad un aumento esagerato dei globuli bianchi del sangue. Può essere trasmessa per contatto diretto tra gatto e gatto attraverso la saliva, le lacrime, le feci, l'urina ed il latte. Nei gatti adulti la contaminazione varia a seconda del modo di vita (i gatti vagabondi sono più a rischio dei gatti d'appartamento). I sintomi più frequenti sono: anemia, debolezza, calo di peso, vomito, diarrea, infiammazione del cavo orale, problemi di carattere cronico, anche se bisogna dire che un gatto può rimanere asintomatico per più anni prima della comparsa di qualsiasi sintomo. La diagnosi si esegue tramite un test con il quale il veterinario rileverà la presenza del virus nell'organismo. Le cure sono generalmente poco efficaci (non esiste un trattamento specifico della FeLV) ed è quindi consigliabile una buona prevenzione evitando sia che il gatto abbia contatti con individui randagi potenzialmente infetti e, soprattutto, sottoponendolo alla vaccinazione annuale.

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PERITONITE INFETTIVA - FIP

La malattia è causata da un coronavirus che vive nella sua forma "buona" nell'intestino del 75%-100% circa dei gatti che vivono in colonia e del 25% circa dei gatti di appartamento.
Il virus viene trasmesso dalla madre ai gattini fin dai primi giorni di vita e può causare al massimo banali diarree.
Nel corso della vita di un gatto, però, il virus può mutare e passare nella circolazione sanguigna, causando la peritonite. E' importante sottolineare che, anche se il virus è presente nell'intestino di una percentuale così elevata di gatti, solo pochissimi si ammalano. Una volta mutato, però, il virus può essere trasmesso ad altri gatti nella forma "cattiva" attraverso il contatto con feci, saliva o starnuti di un gatto malato.
Le età a rischio:
La malattia colpisce allo stesso modo maschi e femmine: la maggioranza dei gatti si ammala prevalentemente nell'età compresa fra i 6 mesi ed i 2-3 anni; il rischio decresce molto fino ai 5 anni, diventa minimo tra i 6 ed i 10 anni ed aumenta di nuovo intorno ai 13 anni. E' molto più facile che si ammalino soggetti che vivono in gruppi numerosi.

La forma umida
E' la più frequente ed è chiamata così poiché il sintomo più evidente è l'accumulo di un liquido di colore giallastro trasparente e denso all'interno dell'addome (nel 75% dei casi). Il liquido si forma perchè il virus aggredisce le pareti dei vasi sanguigni che, quindi, danneggiate perdono la parte trasparente del sangue. Questi versamenti possono presentarsi fin dall'inizio della malattia o comparire più tardi, anche dopo settimane. Di solito, il proprietario porta il gatto dal veterinario perchè lo vede stanco e svogliato. Se è presente un versamento addominale, la pancia del micio può apparire molto ingrossata; se il versamento è toracico, il gatto può respirare male. Solitamente la temperatura del gatto è elevata e può arrivare fino a 40,5 °C.
Come si evolve:
Di solito il veterinario, trovando la febbre elevata prescrive un antibiotico che, però, non fa alcun effetto. Se l'animale continua a stare male e la febbre non scende, si procede con alcuni esami di laboratorio.
In genere il tempo che trascorre tra la comparsa dei primi sintomi all'esito, purtroppo sempre letale, è più rapido nella forma umida rispetto a quella secca. In entrambi i casi, comunque, il gatto si indebolisce sempre più malgrado le cure, dimagrisce, smette di nutrirsi e si spegne lentamente.

La forma secca
E' un po' meno frequente della precedente, ma la sua diffusione sta aumentando negli ultimi tempi. E' una forma definita "strisciante", dal momento che i sintomi sono molto vaghi e comuni ad altre malattie ed è quindi più difficile riconoscerla.
Come si evolve:
Il gatto deperisce; anche in questa forma ha la febbre alta, ma a volte scompare per poi ricomparire a distanza di giorni; può inoltre avere problemi respiratori, intestinali o renali. In alcuni casi compaiono malattie degli occhi, barcollamenti, perdita di equilibrio e tremori.

Purtroppo, al momento non esiste ancora un vaccino preventivo né alcuna terapia efficace per curare questa malattia. Si può prolungare la vita del gatto, magari di qualche mese, somministrandogli medicinali a base di cortisone, interferone e ciclofosfamide, ma non sempre funzionanano. Che venga curato oppure no, il gatto è condannato a morire purtroppo lentamente. E' utile sapere che, anche dopo la morte del gatto malato, il virus sopravvive nell'ambiente per 6-7 settimane, pertanto è opportuno non adottare gatti in questo periodo.

OTTIMO SITO sulla prevenzione dell'infezione da Coronavirus Felino (FCoV)

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RABBIA

Questa malattia, pericolosa per tutti i mammiferi, si manifesta con turbe del sistema nervoso (comportamento anormale, aggressività, incapacità di inghiottire, paralisi). Si trasmette tramite il morso. E' incurabile, mortale e può essere trasmessa all'uomo. La vaccinazione è obbligatoria se il gatto viaggia assieme al proprietario all'estero o in Italia, nelle regioni dove questa malattia è presente.

L'agente etiologico di questa patologia è un virus (Rhabdovirus) che attacca il sistema nervoso centrale di tutti i mammiferi specialmente volpi (che rappresenta il reservoir del virus), cani, gatti, moffette e procioni. Anche l'uomo può essere contagiato. Il contagio avviene attraverso la saliva inoculata con un morso di un animale infetto e l'esito è sempre mortale. La malattia è un'encefalomielite che si manifesta con sintomi neurologici di diverso tipo che passano attraverso tre fasi cliniche: Prodromica Eccitativa Paralitica Durante il primo stadio, della durata di qualche giorno, si osservano cambiamenti nell'espressione e nel comportamento, durante la fase eccitativa l'animale emette suoni atipici e tenta di mordere tutto ciò che gli sta intorno (oggetti o persone), ma anche oggetti immaginari; paradossalmente questa fase può presentarsi anche con totale disinteresse per l'ambiente con inattività e stupore dell'animale (rabbia muta). L'ultimo stato si caratterizza per l'incoordinazione dei movimenti e paralisi a causa dei danni subiti dai motoneuroni (i neuroni che trasportano gli impulsi alla muscolatura). La paralisi impedisce al cane di deglutire con conseguente fuoriuscita di saliva e schiuma dalla bocca. La morte viene provocata da arresto cardiocircolatorio dovuto alla paralisi.

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DIZIONARIO

Anticorpi
Sostanze proteiche prodotte dall'organismo per reazione all'introduzione di antigeni.

Sistema immunitario
Il sistema di difese naturali dell'organismo.

Portatore
Individuo che ha in sé il virus; il portatore sano ha il virus ma non è ancora ammalato.

Peritonite
Infiammazione del peritoneo, che è una sorta di sacchetto in cui sono contenuti i visceri dell'addome.

Versamento
Raccolta di liquido in una cavità del corpo.

Gammaglobuline
Tipo di proteina presente nel sangue deputata alla difesa dalle malattie.

Proteine
Sostanze della parte liquida del sangue che svolgono numerose funzioni, come difendere dalle malattie o trasportare elementi nutritivi.

Microrganismi
Nome generico di tutti gli organismi che non sono visibili ad occhio nudo (esempio: batteri, protozoi, muffe).

Batterio
Microrganismo unicellulare senza nucleo distinto.


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